Il professor Ludwig Fick di Marburg racconta nel suo libro “Sulle cause delle formazioni ossee” (1857) di aver estirpato a giovani animali i bulbi oculari al fine di ottenere una conferma della sua ipotesi secondo cui, in simili casi, le ossa crescono nei vuoti creatisi dopo l’estirpazione! Ancora: una menzione particolare meritano gli obbrobri che il barone Ernst von Bibra ha commesso a Norimberga e che, tanquam re bene gesta, racconta con incomprensibile disinvoltura al pubblico. Egli ha fatto deliberatamente morire di fame due conigli! Al fine di effettuare la ricerca, del tutto inutile ed oziosa, se a causa della morte per fame le particelle chimiche del cervello subiscano una modifica nelle loro proporzioni! Per l’utilità della scienza – n’est-ce pas? È mai possibile che a quei signori del bisturi e del crogiuolo non venga mai in mente che essi sono in primo luogo esseri umani e poi chimici? Come si può dormire tranquillamente, quando si tengono prigioniere in gabbia creature innocenti, [...] allo scopo di far patire loro una morte lenta e straziante per fame? È mai possibile che simili studiosi non si sveglino di soprassalto nel sonno?
Arthur Schopenhauer, Parerga e paralipomena
Nessun commento:
Posta un commento